Fagotto

CARATTERISTICHE

 

FagottoIl fagotto è uno strumento a fiato, di legno con cameratura conica è si suona per mezzo di una ancia doppia. Nell’orchestra moderna rappresenta il tenore e il basso degli strumentini. Non è uno strumento traspositore e la notazione è scritta in chiave di basso, tenore e violino. Del fagotto esistono due versioni: il sistema TEDESCO o HECKEL e quello FRANCESE o BUFFET. Questi differiscono fra loro nel sistema di chiavi, nel diametro interno del tubo e nell’inclinazione dei fori.

Il sistema tedesco è, al giorno d’oggi, il più usato. Il fagotto è alto cm. 134 circa e si compone di quattro parti di legno e una in metallo che si incastrano fra loro.

1) ALETTA o TENORE, chiamata, dopo la progettazione, EPAULE poiché parte della parete esterna viene inspessita per adattare i tre fori obliqui; questo pezzo ha una protezione interna contro l’acqua in plastica o caucciù.

2) SACCO, costituito da due camere coniche parallele connesse, alla estremità inferiore, da una curva in metallo a forma di U chiamata sifone, che avvitata al corpo, collega le due camere coniche.

La più stretta delle due camere coniche ha anche una protezione, contro l’acqua, come l’aletta: inoltre, questo pezzo, è dotato generalmente di un appoggio per la mano destra.

3)CORPO LUNGO o BASSO, questo pezzo può essere dotato di un appoggio per la mano sinistra.

4)CAMPANA, occasionalmente, può essere richiesta una campana più lunga per il LA grave.

5) ESSE, è un elemento importante e decisivo per il buon funzionamento di un fagotto. E’ quindi, molto utile saperla accoppiare con il proprio strumento. L’esse può essere di varie misure, di diverse curvature e materiale. E’ dotata, lateralmente sulla destra appena sopra il sughero, di un piccolo bottone con un foro a spillo per la chiave del portavoce.

La caratteristica fondamentale, che dà allo strumento quel particolare timbro, è la lunghezza totale del tubo di cm. 254 circa, che si piega su se stesso a forma di U.

Per quanto riguarda la qualità del legno i primi fagotti erano costruiti con legno di alberi da frutta,come il pero o il ciliegio. Almenraeder (1786-1843) preferiva l’ACERO NERO NORD AMERICANO; però, con la stagionatura, risultò sconveniente poiché produceva un suono molto cupo e duro.

Oggi i fagotti tedeschi sono costruiti con ACERO delle montagne Tedesco-Austriache. In America si usa generalmente l’acero locale; recentemente alcuni costruttori americani hanno cominciato adusare la plastica in alternativa al legno.

Prima della II Guerra Mondiale era consuetudine stagionare il legno per più di 12 anni, e lavorarlo gradualmente in vari periodi; ora per accelerare la stagionatura sono usati moderni metodi di essiccazione. La lavorazione della cameratura e dei fori per i toni è fatta con estrema precisione.

L’accordatura finale è ottenuta manualmente ed esige considerevole tempo ed abilità.

BREVI CENNI SULL’IMPIEGO DEL FAGOTTO

La prima apparizione del Fagotto in orchestra fu nel “Pomodoro di Cesti”, eseguito nel 1668, dove èinserito con cornetti e tromboni. I perfezionamenti apportati allo strumento fecero in modo che i compositori si interessassero maggiormente al fagotto. In Germania il Fagotto fu considerato indispensabile in orchestra come elemento di consolidamento e chiarimento della linea dei bassi.

 

ESECUZIONE E INTERPRETAZIONE

Fagotto (1° strumento)

I biennio:

1) E.Krakamp Metodo per fagotto Scale, arpeggi e salti di terza

2) J. Weissenborn, Studies for bassoon vol. 1°

3) Ozi, Metodo Popolare per fagotto, “ studi in forma di duetto fino a tre diesis e tre bemolli”

4) E. Krakamp, Metodo per fagotto, Parte 1ª

5) E. Krakamp, Metodo per fagotto Scale, arpeggi e salti di terza;

6) J. Weissenborn, Studies for bassoon vol.1°

7) E. Ozi, metodo popolare per fagotto, “esercizi in chiave di tenore, sei sonatine in forma di duetto”

8) E. Krakamp, Metodo per fagotto, Parte 1ª

 

II biennio

1) E.Krakamp Metodo per fagotto Scale, arpeggi e salti di terza.

2) J. Weissenborn, Studies for bassoon vol. 1°

3) E. Ozi, metodo popolare per fagotto, “esercizi variati in tutti i toni maggiori e minori, capricci.

4) E. Krakamp, Metodo per fagotto Parte 1ª.

5) E.Krakamp, Metodo per fagotto Scale, arpeggi e salti di terza.

6) E. Ozi, metodo popolare per fagotto. “ N° 10 studi di bravura"

7) L. Milde, Studi da concerto op. 26, vol I°

8) E.Krakamp, Metodo per fagotto, Parte 1ª

 

V anno:

1) L. Milde, Studi da concerto op. 26, vol. I°

2) E. Krakamp, Metodo per fagotto, Parte 2ª

3) Ozi,sei grandi sonate in forma di duetto

 

BRANI DI STUDIO DA AFFRONTARE NEI CINQUE ANNI DI STUDIO

G. Jacob “partita per fagotto solo

J.S. Bach “ suite per violoncello solo”

P. Hindemith “sonata 1938 per fagotto e pianoforte”

H. Dutilleux “sarabanda et cortege per fagotto e pianoforte”

E. Bozza “recit, sicilienne et rondo pour basson et piano”

G.Pienè “solo de concerto per fagotto e pianoforte”

N. Rota “Toccata per fagotto e pianoforte”

A. Vivaldi “concerti per fagotto archi”

Telemann “sonata in F minor per fagotto e pianoforte”

W. A. Mozart “concerto per fagotto e orchestra in sib maggiore K 191

W. A, Mozart sonata per fagotto e violoncello K192

N.B. dal terzo corso in poi si terrà in considerazione lo studio per la costruzione dell’ancia.

 

 

 

Fagotto (2° strumento)

I biennio:

1) Note lunghe per l’intonazione, staccato e legato

2) Scale fino ad un massimo di 2 diesis e 2 bemolli

3) J.Weissenborn,Studies for bassoon vol.1°

4) E. Ozi, Metodo Popolare per fagotto, salti di 3 4 5 6 7 8, esercizi

5) Scale, fino ad un massimo di 4 diesis e 4 bemolli

6) J. Weissenborn, Studies for bassoon vol.1°

7) E. Ozi, metodo popolare per fagotto, studi in forma di duetto

8) E.Krakamp, Metodo per fagotto,Parte 1

 

II biennio:

1) Scale, arpeggi e salti di terza dal metodo Krakamp

2) J. Weissenborn, Studies for bassoon vol.1°

3) E. Ozi, metodo popolare per fagotto, 1° 2° 3° delle sei sonatine in forma di duetto

4) E. Krakamp, Metodo per fagotto Parte

5) Scale, arpeggi e salti di terza dal metodo Krakamp

6) E. Ozi, metodo popolare per fagotto, 4° 5° 6° delle sei sonatine in forma di duetto

7) E. Krakamp, Metodo per fagotto, Parte 1

N.B. dal terzo corso in poi si terrà in considerazione lo studio per la costruzione dell’ancia.