Chitarra

"CHITARRA, AMORE MIO"

ChitarraPerché questo titolo. Negli anni settanta, sicuramente molti non lo ricorderanno o non erano nati, la RAI trasmise una serie di puntate sulla chitarra. Appunto: Chitarra, amore mio. La tra-smissione era presentata da tre conduttori: Mario Gangi, Franco Cerri e Arnoldo Foà. Nulla di che se non fosse che Mario Gangi era uno dei più grandi chitarristi sulla scena internazionale, Franco Cerri grandissimo jazzista e Arnoldo Foà grandissimo attore. 

Durante ogni puntata, Gangi e Cerri litigavano sul come eseguire un brano: in modo classico o in modo jazz mentre, Foà faceva da moderatore, da paciere. Quindi immaginate questi due grandi che si contendevano il brano e lo suonavano prima in un modo e poi nell’altro fin quando, facendo pace, il brano veniva eseguito da entrambi, contemporaneamente dando prova della loro immensa bravura.

Oggi, difficilmente si trasmettono programmi del genere però, voi giovani e amanti della Musica traete spunto da altri personaggi, personaggi che sentite vicino, che diventano i vostri miti, e molto spesso venite coinvolti al punto che desiderate emularli.

Questo è accaduto anche a me. Piccolissimo, guardando la TV, venivo affascinato da un cantante che si accompagnava con la chitarra. Spesso le inquadrature si posavano sulla mano destra che, con grazia, pizzicava le corde producendo un suono deli-catissimo, dolcissimo. Parliamo dei primi anni 60 e in un piccolo paesino di provincia, non c’era la possibilità di avvicinarsi ad uno strumento come la chitarra, forse si aveva più fortuna con gli strumenti a fiato che formavano la banda del paese.

Questo desiderio inconscio di suonare la chitarra, è rimasto dentro di me fino a quando, all’età di 13 anni, per caso, mi sono iscritto al Conservatorio della mia città: Matera. Ricordo benissimo il primo incontro con il Maestro. Era il primo anno che la classe di chitarra veniva istituita e, come accadeva per gli altri strumenti, essendo il Conservatorio di Matera una giovane Isti-tuzione, i Maestri (tutti bravissimi) venivano reclutati da ogni parte d’Italia. Eravamo 25 e ci riunirono nel salone del Conserva-torio. Dopo un po’ di attesa entrò il Maestro senza dire niente, si sedette al centro del palco e si mise a suonare un brano del ’700. In quel momento mi ritornò alla mente la mano che da bambino di 7-8 anni avevo guardato tante volte in TV facendomi sognare e dissi: così voglio suonare!

Di quei 25 iscritti al primo anno solo in quattro arrivammo, dopo 10 anni, a sostenere l’esame finale.

La sorte mi aveva aperto la porte alla Grande Musica. Il maestro era Carlo Carfagna, prima pupillo di Mario Gangi e poi suo collaboratore ed inoltre, grande amico del chitarrista che da bambino mi aveva fatto sognare: Fausto Cigliano.

Perché questa storia. Per dire a voi ragazzi che avete dei sogni, di perseguirli, di non tralasciarli. Oggi le possibilità sono infini-te: approfittatone. Vi si chiede solamente volontà nel fare e costanza nell’agire. Uno strumento non si impara grazie alla bac-chetta magica di un insegnante ma grazie alla vostra volontà e impegno giornaliero.

Molti di voi sognano di diventare chitarristi rock ed è giusto che sia così e, soprattutto, nessun insegnante vi dirà di non farlo però, alla base bisogna sviluppare la tecnica sullo strumento e, aldilà delle vostre aspettative, se le dita non si muovono, non hanno padronanza sulla tastiera, il vostro sogno rimarrà nel cassetto.

Alcuni brani significativi:

Astor Piazzolla-Oblivion

Ana Vidovic plays Asturias by Isaac Albéniz

Fausto Cigliano e Mario Gangi - La scarpetta

Techno - Eos Guitar Quartet plays Jürg Kindle

Vivaldi - Summer Presto

Al Di Meola - Libertango

Di seguito i programmi di studio suddivisi anno per anno:

I anno

 Cura della postura;

 Studio dei 120 arpeggi di Mauro Giuliani op.1;

 Scale maggiori e minori in tutte le tonalità e nella massima estensione dello strumento;

 Studi tratti dalle opere di R. Chiesa: Gradus, J. Sagreras: le prime lezioni;

 Facili brani di vari autori.

II anno

 Studio dei 120 arpeggi di Mauro Giuliani op.1;

 Scale maggiori e minori in tutte le tonalità e nella massima estensione dello strumento;

 Studi tratti dalle opere di J. Sagreras: le prime e seconde lezioni;

 Studi tratti dalle opere di M. Carcassi, M. Giuliani;

 Facili brani di vari autori;

 Approccio agli accordi.

III anno

 Scale maggiori e minori in tutte le tonalità e nella massima estensione dello strumento;

 Scale per terze, seste, ottave, decime, maggiori e minori nelle tonalità più agevoli;

 Studi sulle legature e abbellimenti;

 Studi tratti dalle opere di M. Carcassi, M. Giuliani, D. Aguado;

 I primi sei studi tratti dalla raccolta di Sor-Segovia;

 Composizioni scelte dal repertorio di vihuela, liuto rinascimentale o liuto barocco, chitarra barocca ;

 Brani per duo, trio o quartetto di chitarre o chitarra con altri strumenti;

 Accordi e giri armonici.

IV anno

 Scale maggiori e minori in tutte le tonalità e nella massima estensione dello strumento;

 Scale per terze, seste, ottave, decime, maggiori e minori nelle tonalità più agevoli;

 Studi tratti dalle opere di M. Carcassi, M. Giuliani, N. Coste;

 Studi tratti dalla raccolta di Sor-Segovia: dal 7 al 12;

 Composizioni, originali per chitarra, del secolo XVII, XIX, XX: J.S. Bach, Tarrega , H. Villa Lobos , Pujol, Ponce, Brouwer;

 Brani per duo, trio o quartetto di chitarre o chitarra con altri strumenti;

 Accordi e giri armonici.

V anno

 Scale maggiori e minori in tutte le tonalità e nella massima estensione dello strumento;

 Scale per terze, seste, ottave, decime, maggiori e minori nelle tonalità più agevoli;

 Studi tratti dalla raccolta di Sor-Segovia: dal 13 al 20;

 Composizioni, originali per chitarra, del secolo XVII, XIX, XX;

 Brani per duo, trio o quartetto di chitarre o chitarra con altri strumenti;

 Accordi e giri armonici.